martedì 30 maggio 2017

L'IDENTIKIT Il commissario Montalbano

Buon pomeriggio cari readers!
Vi avevo promesso che avrei cercato di pubblicare una volta al mese un post riguardo la rubrica L'identikit e sembra che ci stia riuscendo! Oggi vi parlo di un personaggio particolare che seguo con piacere e che leggo da tanti anni...Salvo Montalbano, il commissario!

Rubrica a cadenza casuale in cui vi descriverò un personaggio appartenente al mondo letterario, uno di quelli da amare pazzamente o da odiare assolutamente!

Salvo Montalbano è nato a Catania il 6 settembre del 1950, suo padre, titolare di un'azienda vinicola, gli ha fatto anche da madre perché questa morì quando era ancora un bambino. È stato lui a d insistere affinché Salvo studiasse giurisprudenza e solo dopo la laurea deciderà di risposarsi, matrimonio che Salvo non accetta e che lo porta ad allontanarsi. Durante l'indagine narrata ne Il ladro di merendine Montalbano riceve due lettere del socio del padre, che gli danno notizia che questi è da tempo gravemente ammalato e che non ha voluto far sapere niente al figlio per risparmiargli la sofferenza. Montalbano arriverà nell'ospedale dov'è ricoverato il padre quando questi è ormai morto e si rimprovererà del suo egoismo poiché, pur avendone intuito il malessere, ha voluto inconsciamente ignorarlo. Del padre Montalbano conserverà un vecchio orologio da polso, dal quale non si separerà più.
La sua carriera in polizia inizia dopo la laurea, in seguito l'apprendistato diventa prima vicecommissario a Mascalippa, un paesino di montagna e poi commissario a Vigata, acquistando una villetta sul mare nella località balneare Marinella. Qui vive solo e abitualmente viene a trovarlo la sua fidanzata Livia, che invece vice a Genova.
I luoghi descritti da Camilleri sono la trasposizione di località del territorio agrigentino, Vigata è Porto Empedocle, il capoluogo Montelusa è Agrigento, mentre gran parte della serie è girata in provincia di Ragusa, e la famosissima Marinella si trova a Punta Secca.
Salvo è un buongustaio, il suo piatto preferito è senza dubbio il pesce che abitualmente ordina al ristorante "San Calogero" dove pranza spesso e volentieri in assoluto e religioso silenzio.
A volte capita che la sua cameriera Adelina lasci qualche piatto siciliano, ma raramente lascia il suo piatto migliore, la pasta 'ncasciata, che fa mugolare di piacere il commissario.
Il suo è un carattere molto particolare, meteoropatico diventa assolutamente intrattabile durante le brutte giornate, è molto introverso e non ama parlare in pubblico, non vuole avere contatti con la classe politica e odia la macchina burocratica.
Solitamente preferisce condurre le indagini in solitudine e difficilmente mette a conoscenza i suoi più stretti collaboratori delle sue intuizioni.

Tra questi è doveroso citare il suo vice Domenico Augello, impenitente "fimminaro" che Montalbano chiama con il diminutivo di Mimì, l'ispettore Giuseppe Fazio, solerte, efficientissimo e di grande aiuto nella ricerca di indizi, l'agente Agatino Catarella, il simpatico centralinista tonto ma assai abile nell'uso del computer.

Il nome Montalbano venne scelto da Camilleri in omaggio allo scrittore spagnolo Manuel Vázquez Montalbán, ideatore del famoso investigatore Pepe Carvalho: i due personaggi hanno in comune l'amore per la buona cucina e le buone letture, i modi piuttosto sbrigativi e non convenzionali nel risolvere i casi e una storia d'amore controversa e complicata con donne anch'esse complicate.
 Il personaggio letterario di Montalbano è diventato famoso e noto a tutti grazie alla fortunata serie televisiva in cui è interpretato da Luca Zingaretti e da giovane da Michele Riondino.
In realtà Camilleri ha sempre affermato che Zingaretti è un bravo attore ma non era il suo Montalbano, il vero Salvo è più anziano, ha capelli da vendere e folti baffi, è stato scritto pensando a Pietro Germi, regista, sceneggiatore e attore famoso per "Il Ferroviere".






« Il mio commissario è meno aitante, meno scattante, ha reazioni diverse, non è così giovane, ma il modo di ragionare è simile. Nella sostanza, il commissario della fiction rispecchia perfettamente il Salvo Montalbano letterario. 'U ciriveddu ci camina' a tutti e due allo stesso modo. »


Voi quale preferite di più?! Che scelta difficile!

1 commento:

  1. Ciao!! Bellissimo post su uno dei miei personaggi preferiti in assoluto! Non l'ho mai nascosto: credo di avere in comune un bel po' con il Commissario Montalbano... è una specie di mio alter ego su carta!

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