giovedì 11 maggio 2017

RECENSIONE Un imprevisto chiamato amore di Anna Premoli

Buongiorno readers!
Come promesso ieri vi lascio la mia recensione del nuovo libro di Anna Premoli.

UN IMPREVISTO CHIAMATO AMORE
di Anna Premoli
Newton Compton editori
Genere Contemporary romance

Trama
Jordan ha collezionato una serie di esperienze disastrose con gli uomini. Consapevole di avere una sola caratteristica positiva dalla sua parte, ovvero una bellezza appariscente e indiscutibile, è arrivata a New York intenzionata a darsi da fare per realizzare il suo geniale piano. Il primo vero progetto della sua vita, finora disorganizzata: sposare un medico di successo. Jordan ha studiato la questione in tutte le sue possibili sfaccettature e, preoccupata per le spese da sostenere per la madre malata, si è convinta di poter essere la perfetta terza moglie di un primario benestante piuttosto avanti con gli anni. Ma nel suo piano perfetto non era previsto di svenire, il primo giorno di lavoro nella caffetteria di fronte all’ospedale, ai piedi del dottor Rory Pittman. Ancora specializzando, per niente ricco, molto esigente e tutt’altro che adatto per raggiungere il suo obiettivo...


Qualche mese fa ho avuto una vera e propria fissazione per questa autrice de i fatti ho divorato alcuni suoi libri in pochissimo tempo. Ciò che mi piace dei suoi libri è l'allegria che riesce a trasmetterti, ogni storia è raccontata in maniera frizzante e molto scorrevole e il libro si termina davvero in poche ore.
Questo suo nuovo romanzo mi ha messa invece un bel po' in difficoltà perché ci sono alcuni punti che ho apprezzato tanto ma altri che mi hanno fatto storcere un po' il naso.
Uno dei primi punti a favore è il tema che tratta, il problema della sanità americana è noto a tutti ma soprattutto negli ultimi tempi ne sentiamo sempre più parlare, in tanti non possono permettersi le cure di cui necessitano e alcuni devono fare i salti mortali per poter pagare i conti. E Jordan è tra questi, sua madre è una donna malata di Alzheimer che purtroppo non può permettersi le cure adatte, e lei fa i salti mortali per pagarle i trattamenti. Ma Jordan ha un piano, trasferirsi a New York, trovare un lavoro vicino il più famoso degli ospedali e cercare di sposare un ricco ed anziano medico, pluri divorziato e desideroso di una bella e calma donna al suo fianco. Al suo primo giorno di lavoro però il caso vuole che non sia un rinomato ed anziano chirurgo a salvarla da un'appendice acuta ma il giovane e decisamente troppo bello specializzando dottor Rory Pittman.

“devo essere morta per forza e gli angeli devono aver avuto compassione di me perché la testa scura e riccioluta che mi pare di intravedere è così ben proporzionata e così attraente da essere quella di un angelo. Nessun’altra spiegazione possibile. Aveva ragione la nonna, dopotutto, quando blaterava di un mondo ultraterreno…”.

Ciò che ho odiato di Jordan è il suo reputarsi continuamente bella e senza cervello, la sua antipatia verso lo studio e la scuola l'hanno indotta a pensare di essere stupida e di non valere molto, e per i primi capitoli del romanzo non fa altro che ripeterlo. L'ho trovata un po' noiosa e ripetitiva perché una donna stupida non avrebbe messo a punto un piano così elaborato e studiato nei minimi dettagli.

“Se qualcuno mi avesse mai detto che un giorno sarei riuscita a iniziare e finire Madame Bovary, avrei riso a lungo. Anzi, avrei riso se solo qualcuno mi avesse detto che un giorno avrei finito per conoscere Madame Bovary…”

Diversa dal solito è la relazione tra i due personaggi, nei suoi romanzi che ho letto fin ora il fulcro centrale è l'odio e l'antipatia che i due protagonisti nutrono l'uno nei confronti dell'altra mentre tra Jordan e Rory nasce una bellissima amicizia, ed è proprio l'amicizia ed il bisogno di aiutarsi a vicenda che li porta a provare sentimenti ben più grandi anche se fortemente contrastati perché Jordan ha un piano da mandare avanti mentre Rory vuole poter avere al suo fianco una persona indipendente e forte.
Mi è piaciuto questo cambio di registro perché fin ora la Premoli ci ha abituato a lotte senza esclusione di colpi tra i personaggi e pov di donne in carriera troppo belle per essere vere, infatti un altro punto a favore è la narrazione doppia con l'introduzione del mio tanto e amato pov maschile!

Sebbene anche questa volta Anna Premoli sia riuscita a mettere a segno un bel colpo e il libro mi sia piaciuto, ho trovato un po' lento e ripetitivo l'inizio e per questo non do il massimo dei voti.

****
Quattro stelle

6 commenti:

  1. Ciao Lucia,
    questo libro spero di leggerlo a breve perchè adoro quest'autrice.
    Mi dispiace che non ti abbia convinto al cento per cento ma sembra comunque una bella lettura da fare

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    1. È una bella lettura e te la consiglio cara Susy...fammi sapere cosa ne pensi qualora decidessi di leggerlo :-)

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  2. Ciao Lucia, ho letto tutti i romanzi della Premoli tranne questo. Non so se lo leggerò perchè al momento ho altre letture a cui mi piacerebbe dare priorità! Buona giornata :-)

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    1. Ciao Ariel, a questo ho preferito i precedenti ma è comunque una lettura carina :-)

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  3. Ciao Lucia!
    Della Premoli ho letto solo un libro ma so che devo recuperarli tutti, motivo per cui mi sono segnata anche questo!
    Spero non mi deluda! ;)

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