mercoledì 11 maggio 2016

W W W WEDNESDAY

Oggi è Wednesday! Quindi eccomi qui per il primo post W W W WEDNESDAY!! 


What are you currently reading? 


Ho iniziato questa mattina " L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome", mi ha attirato sia per la trama ma anche per il titolo e la copertina. 
Non posso dirvi cosa ne penso perché sono proprio alle prime pagine ma ho molte aspettative! 



What did you recently finish reading?


"Mistero a villa del lieto tramonto" è stato un romanzo che mi è piaciuto molto, una scoperta soprattutto per quanta riguarda i personaggi. Divertente ma che induce a riflettere. 



What do you think you’ll read next?



Di solito non scelgo molto in anticipo le mie letture, ma questo libro mi incuriosisce molto. Sarà il prossimo, o almeno penso...vi farò sapere ;) 

Per me è tutto, quali sono invece le vostre letture? 
Fatemi sapere...e al prossimo mercoledì!!! 

martedì 10 maggio 2016

RECENSIONE Mistero a villa del lieto tramonto

Buongiorno a tutti!! 
L'inizio settimana è stato più frenetico del solito, ma sono riuscita comunque a finire di leggere " Mistero alla villa del lieto tramonto" di Minna Lindgren. 



Titolo: Mistero alla villa del lieto tramonto
Autore: 
Minna Lindgren
Casa editrice:
Sonzogno
Pagine: 288
Costo: 16,50€ 


«Tic tac, tic tac, tic tac.» A Villa del Lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l’ora del caffè e, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un’oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look. Ma soprattutto, l’ora del caffè dà l’occasione per criticare il regolamento e l’incuria del personale specializzato, quello che fi gli e nipoti, per guarire i sensi di colpa, chiamano “servizi di eccellenza”. Per fortuna dalla Villa si può anche uscire, andare in giro in tram per rifarsi l’occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. A turbare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente. Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura dell’amena residenza in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese. 

Inizio con il dirvi che qualche mese fa iniziai a leggere, " La banda degli insoliti ottantenni" di Catharina Ingelman-Sundberg, e mi spiace dire che l'ho abbandonato dopo poco, non so dirvi il motivo preciso, ma andavo a rilento e non riuscivo ad appassionarmi alla storia. 
Quando mi è capitato tra le mani " Mistero a villa del lieto tramonto" ho letto che si trattava di un giallo, o per lo meno che ci fosse qualcosa di misterioso, così mi sono convinta a leggerlo. 
Inoltre con una copertina così come si fa a resistere?! 
Inizialmente comunque ho avuto un po di titubanza, ma pian piano che andavo avanti mi sembrava sempre più interessante, mi è piaciuto principalmente il modo in cui le protagoniste commentano la società moderna e tutto ciò che, per chi ha vissuto epoche diverse, sembra strambo... nonostante attendano il loro momento questi vecchietti sono ancora attenti, curiosi e anche capaci di innamorarsi di nuovo! 
Mi sono divertita a leggere, molto ironico il modo in cui affrontano le loro sviste, il funerale sbagliato è stato per me la parte più divertente, un momento doloroso come un funerale è stato, si descritto molto bene, ma allo stesso tempo trasformato in un episodio da riderci su. 
Non l'ho trovato molto " giallo", ma non trovo sia una pecca, al contrario, il mistero è stato il punto di partenza per affrontare con più leggerezza temi difficili, che fanno male al cuore, l'abbandono dei cari nelle case di riposo, la demenza mal curata e i maltrattamenti nei confronti di chi non ha la lucidità di ribellarsi e denunciare. 
Non ho ben chiari alcuni punti e alcuni personaggi, uno tra tanti Mika, che per me è stato un personaggio incerto per tutto il tempo, mentre altri li ho adorati, uno tra tutti Irma! La sua avventura è stata pazzesca eppure trasmetteva una forte voglia di vivere ancora...
Questo romanzo mi ha coinvolto molto emotivamente, l'ho trovato un libro intelligente, che mi ha commosso, fatto ridere. Induce a riflettere e ci mette al corrente che non si è mai troppo vecchi per nuove scoperte. 
Spero di leggere presto il seguito, sono curiosa di sapere Siiri e Irma cos'altro combineranno! 
Ovviamente vi farò sapere 😉

mercoledì 4 maggio 2016

RECENSIONE Io che amo solo te

Buonasera!
Ho appena terminato la lettura del libro di Luca Bianchini "Io che amo solo te", è stata una lettura lampo che mi ha tenuto compagnia in questi due giorni di pioggia. Questo libro era da un po nella mia libreria ma ho sempre rimandato la lettura sapendo che ne è stato tratto un film e non essendo una fan della coppia Scamarcio - Chiatti l'ho lasciato lì... comunque mi son decisa, ed eccomi qui a dirvi cosa ne penso. 



Titolo: Io che amo solo te
Autore:
Luca Bianchini

Casa editrice: 
Mondadori
Pagine: 260
Costo: 13.50€ 


Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio si trasforma così in un evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati, però, non saranno puntati sugli sposi, ma sui loro genitori, la cui antica passione è un vulcano solo apparentemente spento. A sorvegliare c'è comunque la futura suocera della sposa, la "First Lady" incaricata di gestire una festa di matrimonio preparata da mesi. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di sorprese e a una serie di personaggi esilaranti: dal testimone gay che si presenta con una finta fidanzata al truccatore che obbliga la sposa a non commuoversi per non rovinare il make-up.


Premetto che sono pugliese migrata in terra calabra per cui matrimoni così sono all'ordine del giorno ( bilancia canta, ahimè), quindi la prima parte, nonostante fosse molto simpatica, per me che ho assistito alle gare di "quanti primi sono stati serviti al tuo matrimonio?" non è stata una scoperta ma una conferma. Alcuni personaggi li ho trovati un po banali, adolescenti il cui obiettivo è perdere la verginità con il belloccio di turno, la ex fidanzata un po volgare e disposta a tutto, altri mi hanno fatto ridere di gusto, e non ho tanto apprezzato il comportamento distante e poco affiatato dei futuri sposi. 
Ma è Ninella il personaggio a piacermi più di tutti, con i suoi difetti, la sua testardaggine e la corazza dopo anni perdona e ammette i suoi errori e capisce finalmente chi è il colpevole della fine del loro amore. 
Che dire è stata una lettura leggera, inizialmente ero un po scettica e la prima parte mi ha lasciato un po' perplessa...forse un giorno leggero il sequel, magari lo aggiungo alla mia lista infinita...per ora vi auguro buona notte e alla prossima!! 


martedì 3 maggio 2016

RECENSIONE Parigi sempre una buona idea

Buon pomeriggio! 
Oggi vorrei parlarvi di un libro che mi ha tenuto compagnia negli ultimi giorni dell'anno, e che ricordo con piacere, "Parigi è sempre una buona idea " di Nicolas Barreau. 


Titolo: Parigi è sempre una buona idea
Autore: 
Nicolas Barreau
Casa editrice:
FeltrinelliPagine: 275Costo: 15.00€ 


Parigi è sempre una buona idea, si sa. Innamorati o no, vale sempre la pena di fare una passeggiata per le vie della Ville LumièreLì, in rue du Dragon, una deliziosa stradina nel cuore di Saint-Germain, ci si può imbattere in un piccolo negozio con una vecchia insegna di legno, un campanello d’argento démodé sulla porta e, dentro, mensole straripanti di carta da lettere e bellissime cartoline illustrate: la papeterie di Rosalie Laurent.
Talentuosa illustratrice, Rosalie è famosa per i biglietti d’auguri personalizzati che realizza a mano. Ed è un’accanita sostenitrice dei rituali: il café crème la mattina, una fetta di tarte au citron nelle giornate storte, un buon bicchiere di vino rosso dopo la chiusura della papeterie. I rituali aiutano a fare ordine nel caos della vita, ed è per questo che ogni anno, per il suo compleanno, Rosalie fa sempre la stessa cosa: sale i 704 gradini della Tour Eiffel fino al secondo piano e, con il cuore in gola, lancia in aria un biglietto su cui ha scritto un desiderio. Ma finora nessuno è mai stato esaudito. Tutto cambia il giorno in cui un anziano signore entra come un ciclone nella papeterie. Si tratta del famoso scrittore per bambini Max Marchais, che le chiede di illustrare il suo nuovo libro. Rosalie accetta felice e ben presto i due diventano amici, La tigre azzurra ottiene premi e riconoscimenti e si aggiudica il posto d’onore in vetrina. Quando, poco tempo dopo, un affascinante professore americano, attratto dal libro, entra in negozio, Rosalie pensa che il destino stia per farle un altro regalo. Ma prima ancora che si possa innamorare, ha un’amara sorpresa. Perché l’uomo è fermamente convinto che la storia della Tigre azzurra sia sua...



Per me Berreau è sempre una buona idea. 
Leggo i suoi romanzi tutt'un fiato e al termine mi ritrovo sempre con il sorriso, con una sensazione tra benessere e la nostalgia, simile a quella che ti resta dopo aver trascorso una giornata in buona compagnia. 
Mi piacciono le descrizioni di Parigi, Berreau mi ha permesso di immaginarmi li, passeggiare sotto la Tour Eiffel e salire con Rosalie i suoi 704 gradini, sfogliare le sue cartoline o sentire il profumo dei suoi fiori. 
A mio avviso è stato un romanzo riuscito, molto scorrevole e per nulla noioso, e lo consiglio a chi come me ama i Parigi e i nuovi inizi. 
A presto!!  


lunedì 2 maggio 2016

Libri della settimana

Benvenuti! Il questo primo post vorrei scrivervi le mie impressioni su due libri appena terminati.

Iniziamo con il primo "La felicità è una pagina bianca"di Elisabeth Egan.
Alice Pearse vive una bella vita in periferia, un marito, tre figlie, un lavoro che ama che le consente di avere molto tempo libero e la passione per la lettura. E sarà proprio la lettura ad aiutarla quando il marito perde il lavoro. 
Le difficoltà aumentano, e Alice decide di lasciare il suo lavoro part-time per un lavoro a tempo pieno con la Scroll, con l'obiettivo di inaugurare una catena di sale da lettura con caffè ed e-book che ben presto si ritrova a non essere il lavoro immaginato. 
L'inizio è decisamente promettente, molto scorrevole e si legge volentieri, ho trovato molto attuale il ruolo di madre lavoratrice che fa i conti con il mutuo e spese impreviste, ma dal momento in cui Alice mette piede alla Scroll tutto cambia, trovo noiose le descrizioni minuziose dell'abbigliamento o delle sale da lettura e ho trovato molta confusione tra gli argomenti sempre nuovi che non hanno però trovato conclusione. 
In conclusione non mi ha colpito molto nonostante trovi il tema molto attuale.

Il secondo libro di cui vorrei parlarvi è "Due biglietti per la felicità" di Caroline Vermalle.

Rose è una violoncellista di fama mondiale che lascia tutto e si nasconde a Villerude, luogo delle sue vacanze estive da bambina qui incontra Antoine, suo amico di infanzia innamorato di lei da vent'anni.
Quando Camille, il proiezionista del cinema Paradis muore, lascia ad Antoine il compito occuparsi del cane Nobody e del cinema. E cosi che Antoine si sostituisce a Camille, il quale gli appare tutte le volte che lavora al Paradis diventando una sorta di angelo custode, consigliandolo e spronandolo. Ma Antoine si sente inadeguato, finché il sindaco decide di vendere il Paradis all'uomo peggiore della cittadina, ed è lì che Antoine prende coscienza del suo ruolo nel mondo. 
Ho atteso tanto questo romanzo, ho amato il precedente di Vermalle, "la felicità delle piccole cose" e deve dire che le aspettative erano alte. Non ne sono rimasta delusa, ma questo romanzo mi ha lasciato l'amaro in bocca, è come se fosse incompiuto. Avrei preferito conoscere meglio Rose e Antoine, e soprattutto approfondire il motivo delle visioni di Camille, pagina dopo pagina mi ponevo domande alle quali non ho trovato risposta. Non mi sono affezionata a loro come invece mi successe con Frederic, ma non me la sento di sconsigliarlo al contrario, vorrei sapere chi lo ha letto cosa ne pensa e consiglio entrambi i romanzi.